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Pavimenti specifici per la Logistica

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L3: il pacchetto Pavimento per la logistica avanzata

STOP alle continue resinature delle corsie nel tuo magazzino

Hover Box Element

Quando si presta scarsa attenzione all’impiego di strati d’usura efficienti durante la costruzione, il cliente è costretto a barcamenarsi in dispendiosi e continui cigli di resinatura.

Oggi è possibile dire addio al sistema resinilico ed applicare un pavimento specifico per la logistica, Il Logistiscal 3 L

LOGISTICAL 3L Long Life

Planarità Controllata

Strato d'usura ad altro spessore

Giunti in metallo

JOINT LESS: Niente giunti di taglio

Un magazzino logistico moderno si basa sull’ottimizzazione degli spazi e dei tempi

Questa ottimizzazione oggi si ottiene  grazie ai magazzini VNA ( Very Narrow Aisle), che consentono un’altissima densità di stoccaggio delle merci ed una loro veloce movimentazione. L’uso di sistemi automatici e computerizzati, migliora ancora la loro efficienza.

Il ruolo del pavimento è fondamentale, come stanno scoprendo sempre più gli addetti ai lavori.

Ogni errore sulla planarità influisce sulla velocità delle movimentazioni, quando non impedisce del tutto l’uso di carrelli VNA. Il mercato ha recepito da qualche anno questo input, e sono molti a proporre soluzioni a riguardo.

Tuttavia va considerato anche l’aspetto fondamentale della vita del pavimento in condizioni di planarità:  I carrelli poi percorrono continuamente le stesse corsie, con ruote molto dure e piccole, che consumano velocemente gli strati d’usura a spolvero che tipicamente vengono proposti in Italia. Così in poco tempo il pavimento si consuma e la planarità non è più raggiunta. Quindi si è costretti a fermare il magazzino per interventi di ripristino continui.

Cosa chiedere ad un vero pavimento per la logistica?
  • Una planarità perfetta, secondo normativa DIN15185 e DIN18202 li dove richiesto. 
  • Uno strato d’usura ad alto spessore secondo normativa UNI-EN 11146 
  • Una piastra correttamente progettata, anche in previsione antisismica secondo NTC 2018 
  • Il minor numero di giunti da taglio possibili, perchè i giunti sono punti deboli per il passaggio dei carrelli.

Logistical L3 Long Life

Il Logistical L3 è stato studiato per rispondere a queste esigenze, ed il suo nome pone il focus sulla durata di tali caratteristiche nel tempo. Vediamo le principali:

  • La planarità viene raggiunta attraverso il sistema a 3 step, con rettifica finale delle corsie.
  • La resistenza all’usura è garantita da uno strato d’usura ad alto spessore che non richiede interventi resinosi dopo la rettifica delle corsie.
  • La tenuta della piastra viene tenuta in gran considerazione, considerando le forze puntuali che gravano su di questa. La piastra può essere fibroarmata senza alcun affioramento di fibre.

Logistical 3l Long Life

Perchè un pacchetto?

Perchè il pavimento deve essere inserito in un pacchetto che comprenda il progetto, la preparazione dei getti e la messa in opera. Solo così si è in grado di ottimizzare il lavoro, prevedere le incognite e garantire la massima qualità possibile, perchè i pavimenti per i magazzini ad alto traffico richiedono una qualità impeccabile. Tale qualità però non può essere data per scontata, ma richiede una specifica programmazione.

I magazzini moderni presentano tolleranze minime, passaggi continui, sollecitazioni estreme, eppure ancora oggi il pavimento non ha ancora l’attenzione che gli spetterebbe. Sono altri gli elementi su cui si concentrano le società di logistica, come i sistemi automatici di gestione, l’automatismo dei carrelli, l’ottimizzazione degli spazi.

Planarità

La planarità è un dato sempre più richiesto nei magazzini logistici, perchè una planarità perfetta è una necessità per l’ottimizzazione gestionale degli spazi: permette di realizzare corsie più strette con scaffalature più alte. Le norme di riferimento sono spesso le DIN

Tuttavia con i normali metodi di applicazione non è possibile raggiugnere certe tolleranze: la massima tolleranza possibile è prevista alla Norma UNI EN 11146, ma spesso non è sufficiente. Per raggiungere invece le tolleranze richieste dalle norme DIN15185 e DIN18202 è necessario un pavimento speciale, che preveda una riquotatura dopo il getto. 

Nel caso di pavimenti con strati d’usura a basso spessore, questo intervento distrugge completamente lo strato d’usura, che va necessariamente ripristinato; spesso si usano le resine, senza chiedersi che tipo di sistema si stia applicando. Infatti andrebbe sempre applicato uno strato d’usura ad alto spessore, per non dover ripetere il trattamento all’infinito, ma per farlo correttamente bisognerebbe riconsiderare le quote. Cosi si usano interventi resinilici a basso spessore, magari con indurenti molto buoni, che comunque si consumerà.

Noi proponiamo il 3 step controll, che prevede tre fasi di controllo ed avvicinamento allo standard

  • Controllo sul Getto: Utilizziamo alcuni accorgimenti specifici per avere già dal getto un piano più lineare possibile. La planarità viene quindi controllata.
  • Controllo sullo strato d’usura:  Le mancate tolleranze riscontrate possono venir corrette durante l’applicazione dello strato d’usura. Lo spessore ridotto dello strato d’usura rispetto al massetto garantisce un maggior controllo sul piano.  Usiamo materiali specificatamente realizzati per ridurre il ritiro della pastina al fine di raggiungere già con il secondo step le tolleranze richieste. Quindi la planarità viene ulteriormente controllata
  • Verifica e riquotatura: Infine, le tolleranze vengono ulteriormente definite con profilografo e azione meccanica concentrata nei punti chiave ( come le corsie) . Lo strato d’usura ad alto spessore  permette di intervenire meccanicamente sul pavimento senza ulteriori lavorazioni.
Non è solo un problema di planarità

C’è per esempio molta attenzione alla planarità, perchè è un problema molto sentito. Questo perchè nei moderni magazzini si prediligono corsie molto strette con scaffalature alte, che a loro volta richiedono l’uso di carrelli, spesso di tipo trilineare, molto stretti.

La base di appoggio è quindi limitata, ed una differenza anche minima di pendenza era oscillazioni importanti in altezza. I carrelli possono colpire le scaffalature e rovinare la merce.

Per questo il mercato pone una grande attenzione alla planarità, ma non si pone il problema di preservarla nel tempo. Proprio i  carrelli trilineari producono un enorme attrito volvente sulle corsie, producendo dei mini solchi spesso visibili ad occhio nudo controluce. Il consumo elimina la planarità velocemente. Inoltre, una volta consumato del tutto lo strato d’usura, si verificano veri e propri danni, perchè il pavimento non è più protetto.

In questi casi bisogna intervenire con spese enormi e blocco del magazzino.  Per questo è sempre necessario considerare di adottare uno Strato d’usura corazzato ad alto spessore, come previsto dalla norma UNI EN 1146 e DIN 1100. 

L’alternativa è ovviamente preventivare un ripristino completo della pavimentazione nelle corsie ogni 5-6 anni.

STRATO D’USURA AD ALTO SPESSORE

La norma uni en 1146 prescrive l’uso di pavimenti con strato d’usura di  spessore > 8 mm all’estradosso,  ogni volta  che siano presenti carrelli elevatori di massa totale > 4,5 T  e/o transpallets con massa totale > 5 q.  Solo questo dovrebbe bastare a descrivere l’importanza di uno strato d’usura ad alto spessore nei magazzini logistici. Di fatto, la maggior parte dei magazzini logistici realizzati a spolvero non seguono la norma.

Ma i vantaggi dello strato d’usura ad alto spessore sono molteplici:

  • Maggior durezza
  • Maggior omogenità
  • Minor consumo dei carrelli e delle loro ruote
  • Minor polvere superficiale

Lo strato d’usura ad alto spessore risulta vantaggioso anche nei massetti fibroarmati perchè elimina il problema delle fibre in affioramento ( che non va in alcun modo considerato un difetto) e al tempo stesso separa il massetto fibroarmato di 1 cm dalla superficie, eliminando interazioni ferromagnetiche con sistemi di guida automatici. Ma il maggior vantaggio è che non deve essere ripristinato dopo il controllo della planarità nelle corsie, al contrario di qualsiasi altro sistema costruttivo. 

SENZA GIUNTI

Giunti e carrelli non vanno molto d’accordo: i giunti di costruzione, di taglio o di dilatazione sono dei punti deboli, in cui insistono le ruote dei carrelli moderni. Nel tempo la pressione sul materiale di riempimento lo fa cedere, e la ruota inizia a usurare il bordo d’attacco scheggiandolo e rovinandosi. Quindi meno giunti si realizzano migliori saranno le performance del pavimento e minore l’usura dei carrelli.  Possiamo realizzare pavimenti senza giunti da taglio, ossia quei tagli fatti sul pavimento per incanalare i ritiri. In questo modo eliminiamo gran parte dei problemi. I giunti di dilatazione vengono fatti corrispondere a quelli di costruzione e protetti con specifici giunti metallici.

Da 70 anni lavoriamo con i carrelli

LE ESIGENZE DEL CLIENTE -

Grazie al nostro modulo specifico che elenca in modo efficace tutti i dati per fornire un quadro completo, possiamo elaborare la soluzione migliore per il cliente.

PREPARAZIONE DEL SUPPORTO DELLA PIATTAFORMA +
DIMENSIONAMENTO DELLE PIASTRE (JOINT LESS) +
DURABILITA DELLO STRATO D'USURA +
JOINT LESS CON GIUNTI SPECIALI DI COSTRUZIONE +
PROTEZIONE PASSAGGI SEZIONALI, ED AREE DI TRANSITO OBBLIGATO +
PLANARITA E TOLLERANZE VNA PER MAGAZZINI AUTOMATIZZATI E CARRELLI TRILINEARI FILOGUIDATI +
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO +
MANUTENZIONE E TRATTAMENTI SPECIALI +
DURABILITA GARANTITA +